Il Colombo Fiorentino

Il Colombo Fiorentino è una razza italiana di colombi ornamentali molto antica ma poco conosciuta. Al punto che è molto difficile risalire alla sua origine e seguire la sua diffusione a livello europeo. Già citato come razza nel '700, l'antenato dell'attuale Fiorentino è un colombo robusto, usato per la riproduzione di carne, molto caratteristico per la sua forma corta e arcuata. La testa è robusta, il collo lungo e piegato in dietro, la coda è portata molto verticale e divisa in due metà uguali, le zampe sono lunghe e robuste ma il piede è piccolo rispetto all'aspetto complessivo del colombo. L'incrocio probabilmente col Triganino Modenese porta all'attuale disegno del mantello che viene chiamato "gazzo”, il colore di fondo è bianco, sono colorati gli scudi alari, la coda compreso il cuneo e il codione, la testa con una maschera che parte dalla nuca e scende davanti 3-4 cm sotto il becco. Nel 900 ci avviciniamo alla forma attuale, cioè un colombo robusto, collo lungo e dritto, coda corta e verticale. Era molto diffuso nel nord Italia, soprattutto nella zona alpina, al punto che facilmente si diffuse in Austria. Il passo successivo che lo porta in Baviera è molto breve, tutt'ora il Fiorentino è amatissimo dagli allevatori Tedeschi che ne possiedono molti esemplari nelle colorazioni più varie: si alleva unicolore rosso, nero, bruno, blu con o senza verghe nere, vergato rosso e giallo, martellato negli stessi colori. Molto pregiate sono le varietà a verghe bianche e squamate rosa. Negli ultimi anni in Italia l'allevamento del Fiorentino si è ridotto a pochi esemplari, rischiamo di perdere un patrimonio genetico molto prezioso. L’Associazione Colombofila Toscana si sta impegnando in un progetto che coinvolge diversi soci-allevatori per reintrodurre questo colombo nell'allevamento hobbistico, in collaborazione con Club stranieri che si sono dimostrati lieti di aiutarci. L'impegno di alcuni allevatori in questa razza sta dando lenti ma pregevoli risultati, e soprattutto la collaborazione tra di noi, sta risollevando l'interesse verso questo bel Colombo elegante.

LO STANDARD DELLA FEDERAZIONE ITALIANA ALLEVATORI DI COLOMBI

La prima edizione del libro degli Standards delle razze dei colombi, con 180 razze descritte, venne pubblicata nel 1983; dopo 10 anni dalla prima è stata pubblicata la seconda edizione del libro degli Standards, completamente rinnovata e contenente la descrizione di oltre 260 razze di colombi allevate in Italia ed in Europa.

LO STANDARD DEL FIORENTINO

ORIGINE

Creato nel nord Italia e da qui, attraverso la Stiria (regione dell'Austria) introdotto negli altri paesi dell’Europa.

DESCRIZIONE

Colombo gallina molto massiccio, con forma del corpo ben arrotondata e portamento orizzontale, ha petto e spalle larghe, posizione sulle gambe alta e diritta e coda portata alta, larghezza complessiva del soggetto si suddivide in tre parti uguali: testa e collo, corpo, gambe.

MANTELLO

Nero, rosso, giallo, blu con o senza verghe nere, blu chiaro con verghe bianche, blu argento con o senza verghe scure, bruno con verghe, rosso con verghe, giallo con verghe, blu martellato di nero, blu argento di nero, blu argento martellato, rosso martellato, giallo martellato, blu chiaro a squame rosa.

CARATTERISTICHE DELLA RAZZA

TESTA: liscia, grande, arcuata in modo uniforme; fronte leggermente prominente.

OCCHI: iride di colore rosso arancio; contorni stretti, di colore scuro nei soggetto a mantello scuro, chiaro in quelli a mantello chiaro.

BECCO: di media lunghezza, robusto; nero nei soggetti con mantello nero, scuro in quelli con mantello a colore di fondo blu, color corno nei bruni vergati, nei rossi vergati e nei rossi martellati, chiaro nei soggetti con mantello chiaro, caruncole nasali ben sviluppate, piatte.

COLLO: lungo, robusto all'attaccatura con il tronco, si restringe in modo uniforme salendo verso la testa, è portato verticale; gola ben arrotondata.

PETTO: pieno, largo, ben arrotondato, portato alto; visti lateralmente petto e ventre formano quasi un semicerchio ininterrotto fino al cuneo.

DORSO: corto, portato orizzontale, largo all'altezza delle spalle.

ALI: corte, larghe; remiganti leggermente incurvate, tenute appoggiate sopra la coda, non troppo incrociate e non sopravanzati l’orlo di essa.

CODA: portata alta, non troppo larga, ben chiusa; cuneo ben impiumato.

GAMBE: lunghe, con tarsi nudi, cosce ben visibili e ricche di piume; dita lunghe, dritte e ben distanziate. Il colore delle unghie non ha importanza.

PIUMAGGIO: non molto fitto, ma liscio e ben aderente al corpo.

COLORE e DISEGNO: il colore di fondo è bianco. Sono colorati: testa, scudo alare e coda, comprese le copritrici della coda ed il cuneo. Sono bianche da 6 a 11 remiganti, le penne del pollice sono da preferire colorate. La maschera della testa ha contorni regolari ed arcuati, si diparte dalla nuca e scende verso il basso sulla parte anteriore del collo, a 3 o 4 centimetri al di sotto del becco. È tollerato che la parte interna delle cosce sia pigmentata, come pure che sia pigmentata la porzione superiore del dorso. I soggetti con mantello blu chiaro a squame rosa hanno colore blu di tonalità chiara con squame bianche e presenza di ruggine nella squamatura e nelle verghe. I soggetti con mantello blu chiaro e blu chiaro con squamatura rosa hanno soffusioni chiare nelle remiganti che non sono bianche ed una banda trasversale chiara sulla coda. Tutti gli altri mantelli devono avere colori intensi e puliti.

GRAVI DIFETTI: impressione complessiva disarmonica, corpo troppo piccolo, minuto, troppo lungo, petto stretto, portamento inclinato, posizione sulle gambe troppo bassa, angolata o ad X; collo troppo corto, troppo lungo o troppo sottile; fronte troppo appiattita, contorni degli occhi troppo grossolani, becco troppo lungo, troppo sottile; linea arrotondata inferiore interrotta; ali cadenti, coda larga, non compatta, portata bassa; piumaggio molto peloso, molle; colore sbiadito o non puro; dorso interamente colorato, gravi difetti riguardanti il disegno.

DIAMETRO ANELLO: 10mm.

ACCENNI STORICI DEL COLOMBO FIORENTINO

Scriveva testualmente ULRICO HOEPLI Editore Libraio della REAL CASA, sulla prefazione del Manuale: “(COLOMBI DOMESTICI E LA COLOMBICOLTURA)" della 2' edizione a cura della Società Colombofila Fiorentina del 1902; Essendo esaurita la prima edizione del manuale del compianto PROF. PAOLO BONIZZI (i colombi domestici e la colombicoltura), onde corrisponde alle richieste del pubblico, pensai di curare una seconda edizione. E volendo che il nuovo manuale venisse corredato delle notizie riguardanti lo sport colombofilo, onde renderlo più pratico e più utile per tutti coloro che si occupano di colombofilia, incaricai della revisione la Società Colombofila Fiorentina la quale in venticinque anni di esistenza, si è resa altamente benemerita della scienza e della patria. Il nuovo manuale, spoglio di alcune parti non corrispondenti allo scopo prefisso, quello cioè di renderlo pratico ed alla portata non solo dei colombicoltori cittadini, ma anche dei modesti allevatori delle campagne, esce oggi corredato d'interessanti notizie sui piccioni messaggeri, sulla loro storia, sui loro servigi, sul loro addestramento (Milano, 20 gennaio 1902); A pag. 45: i Colombi Fiorentini; La testa è grossa massiccia con un collo ripiegato ad S od a maniera dei cigni, petto assai pieno e portato innanzi, dorso breve, coda breve divisa in due parti in modo da sembrare come tagliata nel mezzo, perfettamente diritta e chiusa con compattezza; ali brevi, diritte in su che s'incontrano serrate dietro la coda; tarsi lunghi, e per un colombo così grosso, dita discretamente piccole. Figura e portamento in circostanze normali, abbastanza curiosi, divengono poi strani nell'accoppiamento, con il petto alzato, il collo piegato bruscamente e la coda rapidamente diritta, talché spesso si toccano: a volte incedono l’uno dietro l’altro con passo elastico di lunga durata. Si presentano in diverse colorazioni a disegni differenti di colore nero, rosso e bianco, macchiettati, e screziati in diverse e non comuni maniere. Nel modenese e nel reggiano questi colombi verrebbero chiamati "scavezzi", vale a dire scavezzati in grazia della direzione della coda che li fa in certo modo sembrare a coda scavezzata a volta all’insù. Qualche volta anche i colombi triganini (.................) presentano lo stesso fatto dei colombi fiorentini, cioè di avere la coda piegata in alto anziché posta orizzontalmente, ed è perciò che nel reggiano i colombi triganini sono chiamati pure scavezzi. Qualche anno dopo è uscito un altro importante libro: "PICCIONI DOMESTICI e COLOMBICOLTURA" di Alessandro Ghigi che è ritenuto il padre della colombofilia moderna. Scriveva il Prof. Ghigi sul Gazzo Fiorentino: "è questo un grosso piccione di sei a settecento grammi, che ha la macchiatura del triganino gazzo, salvo le remiganti primarie che sono bianche; il portamento è eretto; i tarsi raggiungono i quaranta millimetri di altezza; si tratta quindi di uno dei piccioni più alti. Ne ho posseduto una coppia nera acquistata nel 1930 al Crystal Palace che riproduceva discretamente, ma dopo la muta comparvero molte macchie nere sulle parti bianche del corpo e si assicura che la legittimità (in senso triganiero) di questi colombi sia sempre molto scarsa "................ Continua il Ghigi in un altro capitolo. ..........." ho detto che il "Codaforcurta" del Giachetti, detto anche Modano deve riferirsi a questa razza. Mio padre, quando non ero ancora nato, (Ghigi è nato a Bologna nel 1875 ) l'allevava con interesse; il caso volle che Egli facesse impagliare uno di questi colombi, che ha passato numerosi decenni su un armadio in una camera vicino a quella dove dormo in villa. Non so perché questo rudere non è stato mai andato nella spazzatura e, in questi giorni mi è servito. E' infatti un Gazzo Fiorentino col tarso alto Quaranta millimetri, di mantello Covro con testa Brinata e con spallaci bianchi. La coda mangiata dalle tarme, lascia riconoscere che essa era bigia come nei covri. Numerosi strati di polvere hanno protetto i colori scuri, dando ragione al mio vecchio imbalsamatore Facchini, il quale osservava (1892) che la polvere è il miglior sistema per la conservazione degli animali imbalsamati." / Poi, sempre il Ghigi, in un altro capitolo del suo libro fa un riferimento curioso sui colori dei mantelli e come vengono chiamati nelle diverse aree geografiche e scrive: .........." quando le copritrici delle ali portano una macchia triangolare nera che ha l'aspetto di una scaglia, all'apice della penna, questa combinazione di bigio e di nero è detta "Scagliolo" in Toscana, "Trigano" a Modena. Il termine Trigano deriva dal Greco (........) che vuol dire tortora, perché anche le tortore hanno le ali a scaglie marroni". Poi prosegue specificando le differenze nei termini dialettali: nel modenese si dice "munaro verghe rosse" mentre in toscano "il Cannella". Mentre è lo "Scagliolo rosso" per i Toscani, diventa "Trigano di murano" per i Modenesi che vorrebbe dire "mugnaio" perché il fondo della penna appare come infarinato. Allora oggi viene da chiedersi: se il Gazzo Fiorentino era ritenuto già allora, (e a ragion veduta possiamo dire) una delle razze più significative dal punto di vista dell'estetica, per l'eleganza linea e per la colorazione distinta, citata e descritta con dovizia di particolari nei libri pubblicati da autorevoli studiosi delle razze di colombi come il Prof. Ghigi, il Cav. Giachetti, Teodoro Pascal, il Prof. Bonizzi, solo per citarne i più noti.

IL COLOMBO FIORENTINO AI CAMPIONATI ITALIANI

Era presente quando il 17 e 18 Dicembre del 1977 a Mondovì, in provincia di Cuneo, si svolse la Prima Esposizione Nazionale e Primi Campionati Italiani organizzati dalla neonata F.I.A.C. dove erano esposti complessivamente 751 Colombi. La successiva recensione dei campionati raccontava: "Sezione 7 Gazzi Fiorentini; 8 soggetti esposti, neri e rossi".

Campionato Italiano 1977 è un maschio rosso del sig. Odella di S.Michele Mondovì - Cuneo -, molto buono con punti 93; ancora Molto buona 92 punti una femmina nera sempre del sig. Odella ." Il colombo Fiorentino ai Campionati Italiani di Colombicoltura dal 2012 al 2014 della F.I.A.C (Federazione Italiana Allevatori di Colombi) che è stata fondata nel 1977. Alla riunione del 27 Marzo 1977 all'hotel Berna di Milano presero parte 8 Associazioni, con 24 Delegati, in rappresentanza di 531 allevatori. Essa ottenne il riconoscimento ufficiale da parte della Federazione Europea durante la Assemblea Generale della stessa, il 21 Maggio 1977 a Basilea.

Alla XXXI Esposizione Nazionale "Campionati Italiani di Colombicoltura" della F.I.A.C, il 14-15 Gennaio 2012 a Reggio Emilia erano esposti 38 Fiorentini; 32 in classe A e 6 in classe B;
Fiorentino Nero, maschio C.R. in cl. A pt. 96 di Mazzanti Giovanni.
Fiorentino Nero, femmina C.R. in cl. A pt. 94 di Virga Francesco.
Fiorentino Blu con Verghe Nere, maschio C.R.2p. in cl. A pt. 95 di Butelli Giorgio.
Fiorentino Nero, maschio C.R.3p. in cl. A pt. 95 di Mazzanti Giovanni.
Fiorentino Nero, femmina C.R. in cl. B pt. 96 di Claudenti Marco.

Alla XXXII Esposizione Nazionale "Campionati Italiani di Colombicoltura" della F.I.A.C., il 12-13 Gennaio 2013 a Reggio Emilia erano esposti 39 Fiorentini; 33 in classe A e 6 in classe B;
Fiorentino Blu con Verghe Nere, femmina C.R. in cl. A pt. 96 di Trinci Tiziano.
Fiorentino Nero, maschio C.R. in cl.A pt. 96 di Mazzanti Giovanni.
Fiorentino Nero, maschio C.R.2p. in cl. A pt. 95,5 di Masiero Valter.
Fiorentino Nero, femmina C.R.3p. in cl. A pt. 95 di Mazzanti Giovanni.
Fiorentino Nero, maschio C.R. in cl. B pt. 96 di Claudenti Marco.

Alla XXXIII Campionato Italiano di Colombicoltura della F.I.A.C., 11-12 Gennaio 2014 a Reggio Emilia erano esposti 32 Fiorentini; 23 in classe A e 9 in classe B;
Fiorentino Nero, femmina C.R. in cl. A pt. 96 di Claudenti Marco.
Fiorentino Nero, maschio C.R. in cl. A pt. 96 di Mazzanti Giovanni.
Fiorentino Nero, maschio C.R. in cl. B pt. 96 di Claudenti Marco.

L'ALLEVAMENTO

Oggi l'allevamento di questo colombo viene condotto prevalentemente per le mostre che si svolgono ogni anno in Città d'Italia. Il Fiorentino è un colombo molto affezionato al nido e alla prole e può allevare 2 piccoli per nidiata. Può produrre 7-8 covate all'anno con piccoli del peso di circa 500 grammi all'età di 30 giorni. Il suo ciclo produttivo si protrae per circa 6-7 anni.

Nella sezione galleria si trovano foto, stampe, libri sul Fiorentino.